La carta della pericolosità sismica locale è uno strumento fondamentale e obbligatorio per tutti i Comuni del territorio italiano.
Questa carta deriva dall’unione della carta geologica e dalla carta geomorfologica. Riporta la perimetrazione areale e lineare delle diverse situazioni tipo in grado di determinare effetti sismici locali.
I possibili effetti in uno scenario di pericolosità sismica locale sono: Z1 fenomeni di instabilità (ad esempio aree con frane attive o quiescenti o aree potenzialmente franose); Z2 cedimenti e/o liquefazioni (aree con terreni di fondazioni aventi caratteristiche geologico-tecniche scadenti); Z3 amplificazioni topografiche (scarpate subverticali, bordi di cava, creste e/o cucuzzoli); Z4 amplificazioni litologiche o geometriche (zone di fondovalle con depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali, zone pedemontane di falda di detrito, conoidi, zone moreniche, zone con argille residuali); Z5 comportamenti differenziali (zone di contatto stratigrafico e/o tettonico tra aree con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse).